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Con la collaborazione di Elisa Frontori e Gianfranca Lavezzi, Premessa di Angelo Stella. Per chi è nato in lontani decenni del secolo delle due guerre mondiali, la mostra dedicata a Giuseppe Novello (che le ha vissute e sofferte) dalla Fondazione Maria Corti e dal Centro Manoscritti dell'Università di Pavia, in sintonia e collaborazione con la Biblioteca Universitaria, da lui certo frequentata, sicura conservatrice degli storici album mondadoriani, porta a una rivisitazione della propria stagionata storia, a comprendere quanto ci è passato accanto, quanto si è visto ma non si è guardato, quanto ci ha fatto sorridere senza capirne le ragioni spirituali. Per gli ancora giovani e per i giovanissimi la mostra vuole essere un invito, reso più persuasivo dalle immagini e dalla loro sapida parola educativa, pariniana (visto che la voce del poeta del «vocal colle eupilino» è qui riecheggiata), a interrogarsi su un mondo che sembra lontano, in un passato quasi remoto e più rimosso. Il catalogo curato da Susanna Zatti spiega e visualizza in prospettiva, e zoomando, il contesto storico del percorso espositivo, ne dichiara i dati e la misura storica e artistica. Come e più di altri cataloghi, guida i passi mentali, e si prova a stimolare la rivisitazione mentale: un certo sorriso su quel mondo lo si rimpiange.